Perché i film horror ci appassionano tanto invece di spaventarci? Tutti i motivi individuati dalla scienza.
In linea di principio nessuno dovrebbe voler guardare i film dell’orrore perché, per definizione, mettono in scena delle situazioni spaventose, violente e spesso terribili.
Nonostante questo il genere horror è uno dei generi di maggior successo in tutto il mondo e vanta una schiera enorme di appassionati, tanto che film dell’orrore vengono prodotti fin dall’inizio della nascita del cinema.
Sarebbe abbastanza naturale, a questo punto, chiedersi il perché di tanto successo, soprattutto considerando che non dovrebbe essere piacevole guardare questo genere di film. Nel corso degli anni sono stati compiuti diversi studi in questo senso e le conclusioni che sono state tratte sono davvero interessanti.
Perché tutti guardano i film dell’orrore?
Quando guardiamo un film dell’orrore siamo perfettamente consapevole che si tratta di finzione. Questo significa che i mostri, le situazioni orribili e le cose spaventose che vediamo accadere rimangono confinate all’interno dello spazio della tv o del cinema.
Paradossalmente, quindi, guardare un film dell’orrore ci fa sentire estremamente al sicuro perché abbiamo la perfetta consapevolezza che basterà spegnere la televisione o uscire dal cinema per liberarci da quell’incubo.
In pratica, quindi sappiamo di avere il controllo totale su tutte le emozioni che vengono generate dai film dell’orrore perché possiamo semplicemente interromperle quando vogliamo, semplicemente spegnendo la tv e concentrandoci sul mondo reale. Anche questo aspetto della fruizione del film risulta estremamente rassicurante e ci permette di vivere “emozioni forti” senza metterci davvero in pericolo.
Un aspetto molto più inquietante della questione è quello che riguarda invece la curiosità morbosa che ci spinge ad appassionarci a film e serie televisive basate sulla vita e sulle azioni dei famosi serial killer. Secondo alcuni scienziati, infatti, questo tipo di contenuti ci permette di soddisfare quelle tendenze oscure che rimangono sepolte all’interno del nostro subconscio e che la nostra moralità e la nostra educazione ci impedisce di manifestare.
Questo non vuol dire (ovviamente!) che il pubblico di Dhamer sia composto soltanto da persone a cui piacerebbe essere serial killer, ma che di certo ci sono persone che provano piacere e soddisfazione nello scoprire tutti i modi in cui un essere umano può far del mare ad un altro essere umano. Anche in questo caso però vale la pena di notare che i film dell’orrore offrono uno sfogo sicuro che impedisce di dare sfogo in maniera più violenta a pulsioni potenzialmente pericolose.