La conferma della carta Dedicata a te appare scontata, ma contiene anche delle novità interessanti. Vediamo i dettagli.
Negli articoli della Legge di Bilancio 2024 che sarà approvata nei prossimi giorni, appare anche la conferma della carta Dedicata a te, tra le varie misure per le fasce più svantaggiate della popolazione. La misura avrà dei nuovi stanziamenti, con cifre analoghe a quelle dell’anno in corso.
Si stimano in circa 600 milioni di euro le somme accantonate per la prestazione, in attesa che i ministeri coinvolti nell’operazione stabiliscano definitivamente i criteri operativi di distribuzione delle risorse, indicando termini e procedure per le nuove assegnazioni. I dicasteri coinvolti nella preparazione dell’intervento sono quello dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste di concerto con Economia e Finanze, Lavoro e Politiche sociali, Imprese e del Made in Italy.
Cambiamenti in vista per la carta Dedicata a te
Gran parte dei requisiti individuati lo scorso per questo strumento appaiono confermati, almeno finora. Quindi il limite Isee per l’assegnazione a 15mila euro e l’esclusione di beneficiari di altre prestazioni di tipo assistenziale e di sostegno al reddito (come Naspi o Assegno di inclusione) saranno ancora presenti.
Inoltre anche le procedure di individuazione degli assegnatari, con la preparazione di liste tramite le banche dati Inps con il raffronto dei servizi sociali delle amministrazioni comunali, saranno identiche. Anche le priorità nell’assegnazioni saranno le stesse (con lo slittamento di un anno per la nascite). Quindi priorità alle famiglie con almeno tre componenti di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2010, poi ai nuclei familiari con almeno tre componenti di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2006 e poi tutti le altre famiglie.
Le somme erogate nel corso del 2023 hanno concesso la possibilità di assegnare circa un milione e 300mila carte per l’importo di 382,50 euro ciascuna con l’aggiunta di altri 80 euro in arrivo nelle settimane venture, con uno stanziamento simile e una platea di beneficiari delle stesse dimensioni, l’importo della carta dovrebbe essere intorno ai 460 euro.
Anche i prodotti acquistabili dagli assegnatari nei negozi e punti vendita della grande distruzione saranno i medesimi, da quelli ortofrutticoli, alla carne, dal pescato fresco alle acque minerali, dal caffè alla pasta secca e fresca. Ma proprio a proposito degli articoli di prima necessità che si possono comprare con i fondi della carta emergono delle novità.
Nel 2024 dovrebbe essere estesa la possibilità degli acquisti non solo ai beni alimentari di prima necessità, ma anche ai carburanti e agli abbonamenti dei mezzi di trasporto pubblico. Queste spese sono autorizzate dal decreto Energia di cui si attendono ancora i decreti attuativi, ma che nel corso del prossimo anno saranno operativi.