Il 1 novembre è un giorno festivo. Come viene pagato questo giorno a chi si assenta dal lavoro? E quanto a chi lavora regolarmente?
La festa di Ognissanti, nota anche come Tutti i Santi, è una festività cristiana che si celebra il 1° novembre di ogni anno. In questa giornata, la Chiesa cattolica onora tutti i santi, noti e sconosciuti, che sono entrati nel Regno dei Cieli. Questa è una celebrazione molto importante nel calendario liturgico cristiano ed è una festività di precetto, il che significa che i fedeli sarebbero tenuti a partecipare alla Messa in questa giornata. La tradizione di visitare i cimiteri e decorare le tombe dei defunti è comune in molte regioni.
Questo giorno quindi non è da considerare lavorativo. Il che significa che i lavoratori hanno diritto ad assentarsi dallo svolgimento dell’attività lavorativa mantenendo il diritto alla piena retribuzione. Nel caso in cui dovessero decidere, in accordo con il datore di lavoro, di lavorare avranno diritto a una maggiorazione in busta paga. Non bisogna invece commettere l’errore di pensare a giovedì 2 novembre come una festività: per quanto si tratti di una giornata dal profondo significato celebrativo, in quanto secondo tradizione cristiana si commemorano i defunti, non si tratta di un giorno festivo e quindi è da considerare a tutti gli effetti come lavorativo.
Chi volesse approfittarne per un ponte lungo al lavoro dovrà quindi approfittare di ferie e permessi. Cosa spetta dunque in busta paga ai lavoratori per il 1 novembre?
1° novembre, quanto spetta in busta paga
Per il lavoratore che si astiene dal servizio in questo girono in busta paga spetta in ogni caso la tradizionale retribuzione mensile. Molti lavoratori tuttavia il 1° novembre dovranno lavorare, basti pensare ai commessi dei centri commerciali o anche a cinema, bar e ristoranti. A chi lavora il 1° novembre in busta paga spetta una maggiorazione come da Contratto collettivo nazionale di riferimento.
Per fare un esempio il Ccnl Commercio sottoscritto dalle organizzazioni sindacali più rappresentative per il lavoratore che presta servizio durante il giorno festivo, prevede una maggiorazione rispetto all’ordinaria retribuzione in busta paga del 30%. Nel Ccnl Multiservizi, quello dei lavoratori delle pulizie invece, la maggiorazione è pari al 50%.
Una domanda che molti lavoratori si pongono in questi casi riguarda l’obbligo di lavorare nei giorni festivi qualora l’azienda lo richieda. Ma davvero si può obbligare un dipendente a lavorare nei festivi? Sì, ma solo quando previsto espressamente dal contratto collettivo. Quando previsto dal Ccnl, le cui regole vengono accettate dal dipendente nel momento in cui firma il contratto con l’azienda, il lavoratore deve prestare attività anche nei festivi. Lo stesso vale qualora il lavoro festivo non sia previsto dal Ccnl bensì dal contratto individuale di lavoro. Anche in questo caso il dipendente non può rifiutarsi di prestare regolarmente servizio.